
Il nostro business si basa sull’acciaio, un materiale solido e resistente che assicura la creazione dei migliori tubi da impiegare nei più disparati settori industriali. Ecco perché siamo sempre attenti alle oscillazioni del mercato dell’acciaio e oggi vogliamo riportare le ultime news su previsioni e analisi di questo settore.
In Italcurve, ci occupiamo di curvatura, conificatura e calandratura di tubi a Reggio Emilia, ideali per lavorazioni industriali. L’acciaio è uno degli elementi che trattiamo di più e non possiamo che condividere l’andamento del suo mercato.
Ci sarà una ripresa del mercato dell’acciaio nel 2023?
Il 2022 è stato un anno molto difficile per molti settori industriali, tra cui quello dell’acciaio. Questo materiale proviene principalmente dal Donbass, zona che rifornisce gran parte dell’Europa. Pensiamo solo che il 40% dell’acciaio che entra nel nostro Paese è di origine ucraina.
Con la guerra nei paesi dell’Est, l’export di acciaio si è praticamente fermato, portando a un drastico calo, del 14%, della produzione siderurgica nazionale rispetto all’anno precedente. Quello del 2022 è stato il peggiore luglio degli ultimi 20 anni per il settore, che ha visto un calo della produzione del 27%.
Il clima negli scorsi mesi è stato incerto e preoccupante. Le aziende, anche per via dei crescenti costi delle bollette, hanno dovuto trovare dei modelli di business nuovi e più flessibili, in attesa che la situazione si stabilizzi. E’ stato, per esempio, necessario rivolgersi a mercati diversi da quelli dell’est Europa, cercando nuove sinergie in sud America.
Molte aziende hanno chiesto al nostro Governo di fermare le esportazioni ferrose, in quanto il fabbisogno interno doveva avere la priorità. La situazione, comunque, non avrebbe retto a lungo.
I prezzi della materia prima si sono alzati e la domanda è calata, rendendo lo scenario italiano, ma anche internazionale, squilibrato e preoccupante. Il mercato si è fatto infatti speculativo e si attende una fase di ricostruzione che superi la grande crisi degli ultimi mesi.
Impiantistica, meccanica e macchinari industriali non hanno risentito molto di questo andamento del mercato dell’acciaio, così come anche il settore delle macchine agricole. L’automotive invece ha risentito della carenza di componenti e della scarsa domanda da parte degli acquirenti.
Tuttavia, il settore maggiormente colpito da questa crisi delle materie prime è stato l’industria degli elettrodomestici. L’industria aveva saziato la domanda di dispositivi elettronici e ora è rimasta a secco. Infine, preoccupa l’edilizia, per le costruzioni e per le potenziali difficoltà finanziarie delle aziende.
Cosa ci dobbiamo aspettare nei prossimi mesi?
I prezzi dovrebbero aumentare leggermente da qui alla fine dell’anno. I produttori devono sopperire all’impennata della bolletta energetica, ma ci si aspetta anche molta meno volatilità, con consumi più alti, quindi un po’ di allentamento.
I centri di servizio e di distribuzione hanno difficoltà a sapere se esiste effettivamente una domanda inespressa, a seconda delle aspettative di ulteriori sconti. Quello a cui stiamo assistendo è invece una lenta ripresa dei volumi di acquisto, alimentata dal timore opposto: che i prezzi salgano ulteriormente.
Tuttavia, l’offerta non manca e coloro che hanno bisogno di acciaio per la produzione non rischieranno di esaurire le scorte. Bisogna fare i conti però con:
- un calo della domanda
- tassi di interesse che aumentano insieme a costi di indebitamento
- inflazione
- bollette energetiche che riducono il potere d’acquisto dei consumatori.
Noi di Italcurve lavoriamo quotidianamente con l’acciaio e siamo sempre aggiornati su tutto ciò che riguarda questo mercato. Affianchiamo professionisti e aziende per garantire i migliori servizi di curvatura, conificazione e calandratura dei tubi a Reggio Emilia, per realizzare progetti unici e ingegnosi.
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